a POPE - Catalogo "P" Respighi | Centro Studi Respigh
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Catalogo "P"
Ottorino Respighi
Da Bologna a Venezia, Siena, Torino, New York

Sul Catalogo ... in un'intervista a Potito Pedarra realizzata da Potito Coluccelli per Ascoli Satriano on Web. Il Portale dei Portali, Ascoli Satriano, nel 2007.

Potito Coluccelli domanda:

Il fiore all'occhiello della Sua attività di musicologo è il catalogo delle opere di Ottorino Respighi, dove la composizione del grande compositore bolognese è identificata da una "P" (che rinvia al cognome Pedarra), più un numero progressivo. 

Questa Sua immane e improba fatica, per le difficoltà intrinseche ad ogni impresa del genere, ha certamente avuto un modello di riferimento illustre nel "Catalogo Kochel" creato nel 1862 da Ludwig Ritter von Kochel (1800-1877), per catalogare le opere musicali composte da Wolfgang Amadeus Mozart. Ogni opera del compositore salisburghese, infatti, vi è catalogata con un numero preceduto da un K o da un KV, rispettivamente abbreviazioni di Kochel Verzeichnis (Catalogo Kochel).  

Nella prassi esecutiva dei nostri giorni, il numero indicato è di solito quello originale della prima edizione "catalogo Kochel", anche se al predetto hanno fatto seguito, fino al 1964, ben sei nuove edizioni con l'accoglimento delle opere scoperte dopo il 1862.

Al lume di questa premessa, quali difficoltà Ella ha riscontrato nella Sua catalogazione e quali accorgimenti ha ritenuto necessari adottare per mettersi al riparo da non preventivate o preventivabili sorprese di nuovi ritrovamenti respighiani?

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Potito Pedarra risponde:

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La più grossa difficoltà alla catalogazione della produzione respighiana era rappresentata dall`indisponibilità di un "corpus" definito; indisponibilità complicata dalla diaspora dei manoscritti editi, giacenti a vario titolo presso diverse istituzioni, e dalla cospicua massa di manoscritti inediti (sparsi anche questi un po' ovunque) [...].

In quanto alla catalogazione vera e propria ho seguito il metodo della indicizzazione. Mi spiego. Dopo aver ordinate tutte le opere secondo un rigoroso ordine cronologico, l'indicizzazione è stata prevista come "codice d'ingresso" per qualsiasi futuro ritrovamento.

Se, poniamo, domani si presentasse la necessità di accogliere in catalogo tre manoscritti, appena riconosciuti autentici, tra le attuali posizioni contraddistinte da P 040 e P 041, essi verranno indicizzati P 040a, P 040b, P 040c. E l'imprevisto, in tal modo, verrà riassorbito, senza mandare in "tilt" la catalogazione accreditata nella prassi esecutiva.  

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Coluccelli conclude:

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Il mappare e il catalogare sono funzioni primigenie di ogni forma e conoscenza umana [...]. La psiche umana opera sempre con le stesse regole: mappa e cataloga ogni porzione di realtà strappata all'ignoto, fino a quando tutto il monolitico ed oscuro "incognito" non è frantumato in un "mosaico cognito" e rilucente, interamente abbracciabile e "zoomabile" in verticale e in orizzontale, dall'alto o dal basso, da destra o da sinistra, in funzione delle finalità pratiche più disparate. Oggi grazie al suo [di Pedarra] sistematico impegno Respighi è tutto "cognito", godibile a tutti, ed "ipso facto" azzerato risulta essere pure il colpevole ritardo della cultura musicale italiana rispetto all'intelligenza globale della sua Arte almeno dal punto di vista della disponibilità di un corpus unico da studiare ed interpretare.

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Questa intervista è presente per intero in calce alla Pagina Bibliografia a firma Pedarra 

Il Catalogo "Pedarra"

Copie della prima edizione disponibili QUI

Potito Pedarra, Catalogo delle opere di Ottorino Respighi, in AA.VV., Ottorino Respighi, ERI, Torino 1985, pp. 325-404

1985 eri.jpg

Nel 1985, su richiesta di Elsa Respighi e Casa Ricordi, Potito Pedarra realizza in tempi brevissimi il Catalogo ufficiale dell'opera di Ottorino Respighi:

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POTITO PEDARRA

Catalogo delle opere di Ottorino Respighi

in AA.VV., Ottorino Respighi, Torino, ERI, 1985, pp. 325-404

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Il Catalogo  è diviso in quattro sezioni:

  1. SEZIONE I opere databili - dal P 01 del 1893 al P 180 del 1935 ;

  2. SEZIONE II opere non databili dal P 181 al P 199;

  3. SEZIONE III schizzi, abbozzi e frammenti dal 001 al 029

  4. SEZIONE IV musiche di Respighi trascritte da altri autori dal 001 del 1901 al 036 del 1937 

Il Catalogo propone anche un Indice secondo il genere musicale con assegnazione di etichette specifiche.

 

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Nel 2008 è stato pubblicata una revisione del Catalogo "Pedarra" che, per scelta autoriale, comprende la sola SEZIONE "I opere databili" dell'originario Catalogo "Pedarra":

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CRISTOPH FLAMM 

Analecta musicologica 42/I 

Ottorino Respighi und die italienische Instrumentalmusik

von der Jahrhundertwende bis zum Faschismus

Kothen, Laaber-Verlag, 2008

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Mantenendo l'originaria indicizzazione di Pedarra, nella revisione Flamm approvata da Pedarra sono confluite composizioni respighiane che Pedarra ha scoperto successivamente al 1985 (data di pubblicazione del Catalogo ufficiale) e/o che Pedarra aveva inizialmente collocato nelle sezioni "SEZIONE II opere non databili" e "SEZIONE III schizzi, abbozzi e frammenti" del Catalogo. Le nuove occorrenze sono facilmente riconoscibili dalla apposizione di lettere alfabetiche a), b), ecc. accanto al numero, secondo il criterio che Pedarra aveva ideato già nel 1985

Un esempio: la nuova posizione P 001a presente nella revisione Flamm corrisponde all'opera giovanile Vandea, riscrittura che Respighi fece del primo atto dell'opera omonima dell'amico Filippo Clementi, scoperta da Pedarra successivamente al 1985 e che lo studioso presentò in ateprima mondiale a Bologna nel 2000

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L'opera di Flamm, scritta in lingua tedesca, è dedicata a Potito Pedarra. La dedica è scritta anche in italiano e recita così: "Questo libro è dedicato a Potito Pedarra. Senza di lui non sarebbe mai stato scritto".

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Oggi si rende necessaria una nuova revisione del Catalogo che, partendo dal Catalogo Pedarra del 1985 e inglobando le occorrenze inserite nella revisione Flamm-Pedarra del 2008:

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  • aggiorni lo stato da "inedito" a "edito" delle composizioni date alle stampe, meglio se in edizione critica; 

  • accolga le nuove composizioni respighiane originate e originande dalla pubblicazione integrale della produzione pianistica respighiana a cura di Giovanna Gatto per i tipi della Toccata Classics (ad es. la P 105b, Toccata in D Dorian del 1916) (a gennaio del 2024 sono state inserite le nuove occorrenze dei CD 1 e CD 2);

  • accolga le composizioni respighiane scoperte successivamente alla revisione Flamm da Potito Pedarra, alle quali Potito Pedarra e, dopo il 2020, Floriana Pedarra, hanno assegnato nuove posizioni (nel 2024 le nuove posizioni sono ​P 074a P 074b P 099b P 110a P 200).

 

Il Catalogo è in continuo aggiornamento e rappresenta un obiettivo primario del Centro Studi Respighiani Potito Pedarra.

Secondo una precisa volontà di Floriana Pedarra la revisione in corso è ricostruita e proposta seguendo l'impianto originale del primo Catalogo del 1985, nel rispetto del grande lavoro svolto dal padre. Il testo, quindi, è nuovamente articolato in quattro sezioni (I – OPERE DATABILI; II – OPERE NON DATABILI; III – SCHIZZI ED ABBOZZI; IV – MUSICHE DI O.RESPIGHI TRASCRITTE DA ALTRI AUTORI) e mantiene le etichette dei GENERI MUSICALI utilizzate accanto ad ogni composizione per una migliore individuazione dell’organico strumentale. 

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Una sezione dedicata al solo corpus sinfonico è stata pubblicata il 30 maggio 2024 in calce al testo che segue: 

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FLORIANA PEDARRA

Appendice A, Catalogo delle composizioni orchestrali di Ottorino Respighi

Le composizioni per piccola e grande orchestra

in FRANCESCO ATTARDI - LORENZO CASATI, Ottorino Respighi, un iceberg sinfonico,

LIM, Milano, 2024, pp. 999-1007

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Il libro è dedicato a  Potito Pedarra

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​In attesa della realizzazione del nuovo Catalogo, un  ottimo strumento di ricerca online é il sito www.flaminioonline.it.

Questo sito è dedicato alla vita di Potito Pedarra
I sognatori sono i benvenuti! Dreamers are welcome!

Il Centro Studi Respighiani Potito Pedarra è stato fondato su iniziativa di Floriana Pedarra allo scopo di raccogliere, conservare e promuovere la preziosa ricerca di Potito Pedarra, proseguire e ampliare il suo studio, diffondere in Italia e nel mondo l'opera di Ottorino e Elsa Respighi.

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Per oltre quarant'anni Potito Pedarra si è dedicato a Ottorino ed Elsa, scoprendoli e amandoli, ricercando, studiando, completando, catalogando, divulgando e condividendo la loro opera. Grazie a lui molte composizioni hanno raggiunto i leggii. Studioso colto, privato e appartatissimo, ispirato da alti valori e ideali, nel suo "studiolo milanese" ha accolto generosamente chi ha voluto avvicinarsi alla musica e alla vita dei due compositori. 

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Potito Pedarra rappresenta un punto di riferimento universalmente riconosciuto per chiunque intraprenda studi sulla figura del compositore bolognese e di Elsa Respighi. 

 

"Una piattaforma unica dell'universo respighiano, catalogato e accessibile alla comunita internazionale degli studiosi e degli addetti ai lavori": il Centro Studi Respighiani Potito Pedarra è nato per realizzare il sogno di Potito Pedarra. 

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