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Ottorino, Elsa, Potito

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"... questo signore viene da Milano e sa cose di Respighi che neppure io so."

 

Elsa Respighi 

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© Archivio Privato FLOPE

Forse un giorno, guarito il mondo della sua follia, se pur saremo vivi,
rivedremo con altri occhi quei luoghi cari, e sogneremo altre cose belle.
O forse, invece, qualche illusione è morta in noi, per sempre.
Ma Respighi vivrà fin quando un suo canto o una sua sinfonia risuoni nel mondo.

Claudio Guastalla

Ottorino e Potito

 

Potito Pedarra:

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Un amico, un giorno, mi parló, in termini entusiastici (anzi, starei per dire "estatici") della famosa "Trilogia romana" di Respighi. Quando ci separammmo mi precipitai ad acquistare il relativo disco. A casa, avviata la riproduzione, mi sentii immediatamente avvolto e coinvolto dal naturalismo, dal descrittivismo dell'onda sonora. Ad ogni nuovo ascolto la bellezza della musica mi seduceva, m'imprigionava sempre di piú a sé e mi stimolava a saperne maggiormente intorno al processo genetico. Ebbi peró subito la sensazione di trovarmi di fronte ad un grande artista [?] del quale ignoravo tutto relativamente al prima e al dopo della "Trilogia". E mi misi ad indagare, a scandagliare biblioteche pubbliche e private, nelle librerie specializzate, col risultato che ... (come da ragazzo, quando [?] raccolta una, ne intravedevo sempre di piú belle) ... non ho piú smesso d i cercare.

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Elsa e Potito

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Una amicizia durata 17 anni: dal primo incontro veneziano del 20-9-1978 all'ultimo, romano, del 7-12-1995 

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Elsa Respighi al secondo incontro con Potito Pedarra all'Accademia di S. Cecilia, Roma, in Via dei Greci:

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Vedi, Carlo Alberto [Pizzini, uno degli ultimi allievi viventi di Respighi], questo signore viene da Milano e sa cose di Respighi che neppure io so.

 

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(in POTITO COLUCCELLI, Intervista a Potito Pedarra per Ascoli Satriano on Web. Il Portale dei Portali, Ascoli Satriano, 2007)

I due ritratti di Ottorino Respighi e Elsa Olivieri Sangiacomo, dono di Elsa a Potito Pedarra, con dediche autografe a Potito Pedarra "fratello dell'anima" accolgono i visitatori dello studiolo milanese del musicologo.

© Archivio Privato POPE

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Cartolina di Elsa Olivieri Sangiacomo dono di Elsa a Potito, con dedica autografa.

© Archivio Privato POPE

Citazione in calce: CLAUDIO GUASTALLA, in ELSA RESPIGHI, Ottorino Respighi – dati biografici ordinati da Elsa Respighi, Milano, Ricordi, 1954, p. 335

Questo sito è dedicato alla vita di Potito Pedarra
I sognatori non sognano mai da soli

Il Centro Studi Respighiani "Potito Pedarra" Ente del Terzo Settore, è stato fondato su iniziativa di Floriana Pedarra allo scopo di tutelare, valorizzare e promuovere la preziosa ricerca di Potito Pedarra, proseguire e ampliare i suoi studi, diffondere in Italia e nel mondo la conoscenza e l'opera di Ottorino e Elsa Respighi.

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Per oltre quarant'anni Potito si è dedicato a Ottorino e Elsa attraverso la ricerca, lo studio, l’ascolto, talvolta il completamento; la precisa catalogazione, la proposta e la condivisione della loro opera. Grazie a lui molte composizioni hanno raggiunto i leggii e le sale di incisione, molti scritti la pubblicazione, si sono aperte le sale dei convegni. Studioso colto, ispirato da alti valori e ideali, compostezza e gentilezza i suoi tratti distintivi, nel suo "studiolo milanese" ha accolto generosamente chi ha voluto avvicinarsi alla musica e alla vita dei due compositori.

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Potito Pedarra rappresenta un punto di riferimento universalmente riconosciuto per chiunque intraprenda studi sulla figura del compositore bolognese e di Elsa Respighi. 

 

"Una piattaforma unica dell'universo respighiano, catalogato e accessibile alla comunità internazionale degli studiosi e degli addetti ai lavori": il Centro Studi Respighiani "Potito Pedarra" Ente del Terzo Settore è nato per realizzare il sogno di Potito Pedarra. 

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Tu puoi aiutarci a VALORIZZARE e condividere oggi e a PRESERVARE per le generazioni di domani il prezioso patrimonio storico-culturale custodito dagli Archivi Pedarra. 

Con il contributo di Ottoilpoetabiscotto

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