


Gli Archivi Pedarra
Continuità, tutela, valorizzazione, accesso


Essere colti non significa ricordare tutte le nozioni, ma sapere dove andare a cercarle.
Umberto Eco
Dietro ogni sipario che si apre, ci sono storie che affondano le radici nel tempo.
Copioni annotati, bozzetti ingialliti, costumi ricchi di fascino ...
Negli archivi [...] ciò che va in scena
è la memoria.
Archivio di Stato di Milano, La spettacolare passione per gli archivi, ArchiVIAMO, 13.2.2025
Gli archivi custodiscono memorie importanti, non solo per il loro valore intrinseco ma in quanto salvaguardano anche la memoria di chi li ha realizzati, spesso inconsapevolmente.
L'archivio di Potito Pedarra nasce alla fine degli anni '70 del secolo scorso quando inizia la sua ricerca legata alla passione per la musica di Ottorino Respighi, che lo travolge. Ma non si ferma lì. Si estende naturalmente all'opera della moglie di Respighi, Elsa Olivieri Sangiacomo, alle sale da concerto milanesi e non solo, alla passione per la letteratura e per l'arte (amori in realtà giovanili che quindi precedono la scoperta di Respighi), alla cultura in senso più ampio.
L'archivio racchiude così non soltanto il materiale acquisito nel corso di 50 anni dedicati alla lettura, alla visione e all'ascolto, alla ricerca e alla scoperta, poi alla proposta ma anche tutta l'artigianalità di chi, in un'epoca evidentemente non tecnologica come lo è la nostra, ha realizzato attivamente brochures, libri, libretti, diapositive e fotografie, eventi, cd, dvd, registrazioni casalinghe, vettoriali, brogliacci, appunti, carte ancora sparse e carteggi meticolosamente organizzati in ordine cronologico (sono 14! i faldoni che coprono 25 anni di corrispondenza dello studioso con il mondo musicale dal 1977 al 2002, poi ci sarà la posta elettronica). Una artigianalità che è accompagnata man mano dalle nascenti tecnologie di cui Pedarra è sempre stato un pioniere. Lo sanno in pochi, la passione di Potito era la musica ma il suo lavoro ufficiale fu quello di progettare metanodotti!
Grazie all'Archivio Potito Pedarra (POPE), al meticoloso lavoro e alla innata capacità archivistica dello studioso, studiare Respighi e poi Elsa (e lo stesso Pedarra, oggi!) da un punto di vista documentario diventa semplice. Una passione, quella per l'archivio e per la ricerca, che Potito trasferisce alla figlia Floriana. La continuità dell'Archivio voluta dallo studioso la insigne di un arduo compito: continuare, tutelare, valorizzare, rendere accessibile l'archivio, rinvenire e collocare le carte ancora sparse, proseguire lo studio paterno e divulgare attivamente la conoscenza dell'opera respighiana mantenendo attivi i contatti in essere e creandone di nuovi. Per sostenere questa missione Floriana Pedarra ha fondato l'associazione no-profit Centro Studi Respighiani "Potito Pedarra" . L'attenzione al documento, la consapevolezza di sapere collocarlo (a volte in uno "svuotatasche" in attesa di averne maggiore contezza), l'etichettatura ... il mantenimento di un archivio necessita passione, curiosità, competenze, spazi, fondi. Accanto all'Archivio Privato Potito Pedarra (POPE) si è reso necessario, anche per ragioni logistiche, creare l'Archivio Floriana Pedarra (FLOPE), improntato alla realizzazione di una rete che permetta la ritracciabilità di un documento attraverso la ricerca cartacea, digitale e su piattaforma. Un continuum dunque dell'archivio paterno, non una divisione.
Qui di seguito un primo elenco dei contenuti dei due Archivi (il POPE non è da ritenersi esaustivo in quanto oggetto di studio e completamento).
In calce un riferimento alla piattaforma INDICE PERSONE.
Si consiglia la lettura della intervista Coluccelli-Pedarra in calce a questo link.
Infine, le sottopagine a questa principale contengono approfondimenti sui diversi contenuti degli Archivi Pedarra.
Archivio Privato Potito Pedarra (POPE), Milano
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materiale acquisito e archiviato da Potito Pedarra sino a ottobre 2020
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Biblioteca
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Manoscritti respighiani e olivierisangiacomesi
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Oggettistica varia
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Materiale (anche non respighiano) legato ai teatri milanesi frequentati da Pedarra
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Registrazioni in musicassetta da trasmissioni radiofoniche e da rappresentazioni live (non solo respighiane)
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"Svuotatasche", raccolta di documenti non altrimenti collocabili al momento attuale
Archivio Privato Floriana Pedarra (FLOPE), Milano
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materiale acquisito e archiviato da Floriana Pedarra
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Materiali acquisiti prima del 2020
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Materiali acquisiti dal 2020 (ovvero pubblicati dal 2020 in poi)
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"Carte sparse" ritrovate e ritrovande nello studio milanese di Potito Pedarra dal novembre 2020 e collocabili (ARCHIVIO BRIDGE)
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la Raccolta FALDONE BIANCO: articoli, saggi, estratti dal 25.6.1900 ad oggi a cura di Potito e Floriana Pedarra (allo stato attuale 2 faldoni; la raccolta non è da ritenersi completa in quando molti articoli da giornali e riviste sono stati archiviati in modo cartaceo da Potito Pedarra e fanno parte dell'Archivio POPE; lo stesso vale per i saggi che spesso confluiscono in raccolte (libri e/o atti dei convegni); molti contributi, poi, oggi sono editi via web; altri, pubblicati in riviste specializzate di cui si è a conoscenza, vengono archiviati nell'Archivio FLOPE con l'indicazione bibliografica autore/titolo/casa editrice/luogo/anno/pp. ecc
Il Centro Studi Respighiani "Potito Pedarra" è nato per realizzare il sogno di Potito Pedarra di "una piattaforma unica dell'universo respighiano, catalogato e accessibile alla comunità internazionale degli studiosi e degli addetti ai lavori".
Come mettere a disposizione gli Archivi Pedarra? A un "semplicistico" elenco dei tanti documenti e materiali degli archivi (di cui non si esclude in futuro la precisa realizzazione), abbiamo preferito, oggi, fornire una sorta di "chiave" virtuale con cui potere aprire ante e cassetti: l'INDICE PERSONE, che permetterà a ognuno di voi di vivere una ESPERIENZA individuale di ricerca. L'Indice Persone è un database dove stanno confluendo, in ordine alfabetico e con pari dignitá: persone, istituzioni, luoghi, riviste, editori ecc. che, a vario titolo, hanno fatto parte ieri e fanno parte oggi del mondo respighiano. Un punto di partenza, dunque, un primo spunto, per una esperienza individuale di ricerca.


Sfondo: Potito Pedarra posa davanti al Duomo di Milano in una delle ultime foto. © Archivio POPE, scatto di Gerry Pedarra;
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